WisdomTree
Gold Monthly
November 2025
Nitesh Shah
Head of Commodities and Macroeconomic Research, WisdomTree Europe
Un affermato professionista nel settore della finanza, Nitesh Shah vanta oltre 24 anni di esperienza nel campo della ricerca e delle strategie d'investimento. In qualità di Head of Commodities & Macroeconomic Research di WisdomTree Europe, gestisce l'analisi di mercato e gli approfondimenti sulle varie asset class, con particolare attenzione alle materie prime e agli ETP. In precedenza, ha ricoperto ruoli presso Moody's, HSBC Investment Bank, The Pension Protection Fund e Decision Economics, maturando competenze in materia di analisi di mercato e strategie.
Nitesh ha conseguito un master in Economia e finanza internazionale presso la Brandeis University e una laurea in Economia presso la London School of Economics. I suoi approfondimenti vengono spesso pubblicati dai media finanziari ed è un ricercato relatore in occasione di eventi del settore. Conduce inoltre il podcast “Commodity Exchange”, in cui discute delle tendenze che influenzano i mercati globali. Nitesh guida con passione gli investitori, offrendo spunti pratici per aiutarli a orientarsi in un panorama finanziario complesso.
Aggiornamento sul mercato dell'oro: una sana correzione dopo i massimi storici
Massimi storici seguiti da un calo controllato
L'oro ha registrato la sua prima significativa battuta d'arresto dell'anno poco dopo aver raggiunto il massimo storico di 4.347 USD/oncia il 20 ottobre 2025. I prezzi sono scesi brevemente sotto soglia 4.000, prima di stabilizzarsi e recuperare, tornando sopra i 4.050 USD.
Nonostante la volatilità di metà mese, a ottobre il metallo prezioso ha comunque registrato un aumento superiore al 4%. Il ritmo dei guadagni all'inizio del mese era diventato insostenibilmente rapido e il successivo calo sembra aver riportato il mercato su un percorso più sostenibile.
Oro in termini nominali e reali

Fonte: WisdomTree, Bloomberg. Il valore nominale è il fixing PM della LBMA. Valore reale deflazionato dall'indice CPI degli Stati Uniti. Da gennaio 1947 a ottobre 2025. Oro, dati giornalieri. CPI, dati mensili. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
La domanda delle banche centrali rimane solida
Il World Gold Council (WGC) ha pubblicato il suo rapporto sulle tendenze della domanda di oro nel terzo trimestre del 2025 (Gold Demand Trends: Q3 2025), evidenziando la continua forza degli acquisti da parte del settore pubblico. Le banche centrali hanno comprato 220 tonnellate nel periodo in questione, con un aumento del 28% rispetto al trimestre precedente.
Gli acquisti dall'inizio dell'anno ammontano a 634 tonnellate, leggermente al di sotto delle 724 tonnellate accumulate nello stesso periodo del 2024. Tuttavia, in termini di dollari statunitensi, le banche centrali stanno spendendo importi record a causa dell'aumento dei prezzi.
I dati, prodotti congiuntamente dal World Gold Council e da Metals Focus, presentano un quadro più completo rispetto alle informazioni fornite dalle banche centrali ai fini delle Statistiche finanziarie internazionali (IFS) del Fondo monetario internazionale (FMI), le quali coprono soltanto un terzo circa dei volumi stimati da WGC e Metals Focus.
Domanda di oro delle banche centrali

Fonte: WisdomTree, World Gold Council, dal primo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2025. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Domanda di oro delle banche centrali

Fonte: WisdomTree, World Gold Council, dal primo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2025. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Principali acquirenti
Secondo i dati delle IFS del FMI, nel 2025 la Polonia rimane il principale acquirente. Sebbene non dichiari nuovi acquisti da maggio, il Paese ha recentemente innalzato il proprio obiettivo strategico relativo all'oro nelle riserve valutarie, che è passato dal 20 al 30%, aprendo la strada a un ulteriore accumulo. Attualmente detiene 515 tonnellate, pari al 24% delle riserve totali.
Altri acquirenti degni di nota nel corso dell'anno sono il Kazakistan, lo State Oil Fund dell'Azerbaigian, la Cina e la Turchia.
La domanda ai fini di investimento diventa il principale motore della crescita
Quest'anno la domanda ai fini di investimento ha svolto un ruolo molto più importante nel mercato dell'oro. Gli acquisti combinati di lingotti, monete ed ETF (exchange-traded fund) sull'oro rappresentano oltre la metà della domanda totale del 2025, rispetto a meno di un terzo nel 2024.
Alcuni consumatori di gioielli si sono orientati verso prodotti destinati agli investimenti, come lingotti di piccole dimensioni e monete, in risposta all'aumento dei prezzi e alla diminuzione dei premi di fabbricazione.
Contesto di mercato favorevole
I forti flussi di investimento riflettono un contesto macroeconomico favorevole caratterizzato da:
- elevato rischio geopolitico;
- continua debolezza del dollaro statunitense (USD);
- aspettative relative a futuri tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) statunitense;
- mercati azionari con valutazioni elevate, che sottolineano le caratteristiche di diversificazione e mitigazione del rischio dell'oro.
Queste condizioni continuano a sostenere gli afflussi verso gli investimenti, una tendenza già evidente all'inizio del quarto trimestre.
Gli afflussi verso gli ETP raggiungono un nuovo record trimestrale
Il World Gold Council riferisce che, nel terzo trimestre del 2025, i flussi globali verso gli ETP (exchange-traded product) sull'oro hanno raggiunto un totale di 26 miliardi di dollari, superando il precedente record di 24 miliardi di dollari stabilito nel secondo trimestre del 2020.
In termini di tonnellaggio, afflussi pari a 222 tonnellate hanno portato le partecipazioni globali degli ETP a 3.838 tonnellate, appena il 2% al di sotto del massimo storico di 3.929 tonnellate registrato a novembre 2020.
Domanda di oro per finalità di investimento

Fonte: WisdomTree, World Gold Council, dal primo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2025. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Posizionamento nei future
La Commodity Futures Trading Commission (CFTC) non ha ancora ripreso a pubblicare i suoi rapporti Commitment of Traders (COT) dopo il recente shutdown del governo statunitense. I dati più recenti di fine settembre mostravano posizioni net long pari a 250.000 contratti, superiori alla media quinquennale ma non indicative di un posizionamento eccessivo. Un notevole calo dell'open interest sui future sull'oro COMEX dalla fine di settembre all'inizio di novembre potrebbe indicare che dall'ultimo rapporto della CFTC alcune delle posizioni lunghe sono state effettivamente chiuse.
Domanda di gioielli frenata dai prezzi elevati
Nel terzo trimestre del 2025 la domanda globale di gioielli ha subito una contrazione su base annua in quasi tutti i principali mercati. Sebbene India e Cina abbiano registrato i tipici aumenti trimestrali stagionali, a causa delle pressioni legate ai prezzi entrambi i mercati hanno visto un calo su base annua.
Domanda di gioielli

Fonte: WisdomTree, World Gold Council, dal primo trimestre del 2010 al terzo trimestre del 2025. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.
Il valore dei consumi raggiunge nuovi record
Nonostante il calo dei volumi, il valore dei consumi nel settore della gioielleria è aumentato del 13% su base annua, raggiungendo i 41 miliardi di dollari per effetto dei prezzi record.
Da inizio anno, la domanda di gioielli ammonta a 1.095 tonnellate, in calo del 18%, ma comunque ben al di sopra del minimo raggiunto durante la pandemia del 2020, pari a 894 tonnellate. In termini di dollari statunitensi, nel 2025 la spesa per i gioielli ha finora toccato il livello record di 112 miliardi di dollari, il 14% in più rispetto al 2024.
Novembre: riemergono i venti contrari dal fronte macroeconomico
Nella prima metà di novembre, l'oro ha registrato solo tre sessioni negative. Tuttavia, le aspettative sempre più deboli di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve statunitense a dicembre hanno rinnovato la pressione.
Il rendimento dei titoli di Stato USA a 10 anni è salito dal 3,949% del 22 ottobre 2025 al 4,148% il 14 novembre 2025.
Il United States Dollar Index (DXY) ha registrato un rafforzamento del 3% dal minimo triennale toccato a settembre.
Questi sviluppi hanno attenuato il momentum a breve termine dell'oro, ma senza alterare in modo significativo il contesto favorevole a lungo termine per il metallo prezioso.
Il calo dell'oro riflette una debolezza più generalizzata del mercato
L'oro non è stato l'unico a subire un ritracciamento nelle ultime settimane. Dal 24 ottobre 2025, a registrare un calo sono state anche diverse asset class importanti, tra cui l'S&P 500 Index, il Bloomberg Aggregate Bond Index e il bitcoin.
Il bitcoin sottoperforma su base relativa
Il bitcoin, spesso definito una “pseudovaluta” e frequentemente paragonato all'oro, ha visto un indebolimento ancora maggiore. Il rapporto bitcoin/oro mostra che tutti i guadagni relativi accumulati dal primo da novembre 2024 sono stati ora azzerati. Il rapporto è tornato ai livelli registrati l'ultima volta a ottobre 2024, evidenziando il calo più marcato del bitcoin rispetto all'oro durante questo periodo.
Rapporto bitcoin/oro

Fonte: WisdomTree, Bloomberg, settembre 2022 - novembre 2025. La performance storica non è indicativa di quella futura e qualsiasi investimento può diminuire di valore.